sabato 20 dicembre 2014

AUGURI AI CITTADINI

Cari concittadini,
Siamo giunti alle festività natalizie.
Non è certamente un bel periodo, ne sono cosciente, molte famiglie sono in difficoltà a causa di una crisi economica interminabile.
Nel mese di Maggio ho presentato una lista per le amministrative e mi avete ancora una volta scelto come Sindaco, vi sono grato della fiducia dimostrata, ho rinnovato la mia disponibilità chiedendo altresì una maggiore partecipazione di tutti i cittadini.
Ho cercato sempre di tutelare il nostro amato territorio e tutti i suoi abitanti, consapevole e convinto che la nostra Comunità debba porsi degli obiettivi di miglioramento non solo in opere pubbliche e servizi, ma anche in una costante e doverosa crescita culturale, spirito di aggregazione e condivisione, valori che una amministrazione e un Sindaco possono e devono stimolare, pur coscienti che solo con la volontà e la partecipazione dei cittadini si possano raggiungere risultati.
Sapete quanto sia contrariato con le scelte di uno Stato centrale e lontano che, in certi momenti, sembra aver perso il vero fine di una Nazione, quello di aiutare le persone più deboli, i giovani e la famiglia che è senza dubbio cellula vitale della nostra società.
Il nostro bilancio ha subito tagli di trasferimenti dello Stato superiore al 70% e di 450.000,00 euro del 2009 riceviamo oggi 150,000,00 euro, parte importante di queste risorse sono state sostituite con tassazione dei cittadini su Imu, Tares, Tasi, lasciando agli amministratori solo la possibilità di scegliere le aliquote che garantiscano la copertura finanziaria dei servizi primari.
I cittadini subiscono e si aspettano quantomeno un ritorno di qualità e quantità dei servizi, cosa improbabile visti i tagli continui e insensati, che impediscono di fare un minimo di programmazione, costringendo i Comuni ad approvare i bilanci di previsione non all’inizio dell’esercizio ma alla fine, quando ormai non resta che rispettare le assurde norme sul patto di stabilità.
Il cittadino subisce ed ha come riferimento il Comune nella figura del Sindaco al quale “scarica” malumori e responsabilità non sue.
L’indirizzo delle azioni che ho scelto è stato sempre quello di tenere vivi, anche se pure con difficoltà, i servizi indispensabili, tenendo la tassazione più bassa possibile; tuttavia, cresce la consapevolezza che senza investimenti adeguati sarà sempre più difficile garantire la necessaria sicurezza delle strade, il funzionamento degli impianti vitali, la realizzazione di loculi del cimitero e, non di meno, la manutenzione degli immobili comunali.
Detto questo, continuerò con la stessa convinzione e determinazione ad amministrare questa “complicata situazione” chiedendo a tutti voi, miei amati concittadini, di contribuire attivamente con senso civico e rispetto dei ruoli e delle leggi, in particolar modo mi riferisco ai regolamenti di pulizia dei fossi, del codice della strada e in generale tutte le norme di polizia rurale, tutti devono fare la propria parte, anche in modo critico, se necessario sempre e comunque costruttivo.
Io amo Carceri e mi assumo la responsabilità fino in fondo mettendoci la faccia e il mio tempo.
Il mio sogno non è asfaltare tutte le strade o fare un’opera che ricordi il mio mandato, ma vedere crescere lo spirito di Comunità, che abbia la forza di distruggere gli individualismi e l’orgoglio delle persone affinché tutte le nostre energie siano finalizzate alla continua ricerca di far crescere i nostri figli in un luogo consono, lasciando traccia ai posteri di un popolo che ha vissuto per creare le basi delle generazioni future, e sentirsi intimamente parte della storia di un Paese.
Vi auguro personalmente e a nome di tutta l’Amministrazione Comunale un sereno Natale e un Buon 2015
Carceri, 2O dicembre 2014         
Il Sindaco
Tiberio BUSINARO

martedì 11 novembre 2014

APPELLO AI SINDACI


Cari colleghi in questi giorni come avete potuto apprendere dai mezzi di comunicazione ci sono stati allagamenti con conseguenze disastrose per interi territori e rispettive popolazioni.
Questi disastri portano il popolo alla disperazione, un sentimento di impotenza e conseguente rabbia verso le istituzioni che hanno la responsabilità di non aver agito sebbene sapessero del potenziale rischio idrogeologico.
Voi tutti sapete che i tagli ai trasferimenti, il patto di stabilità e la burocrazia ci hanno tolto il potere di agire e adempiere al ruolo che la legge attribuisce ai Sindaci e cioè l'onere della tutela del territorio e della popolazione.

Restano quindi due possibilità:

la prima di subire le scelte calate dall'alto alzando le mani di fronte all'impotenza che difficilmente, come avete potuto vedere, può essere compresa dalla popolazione, sperando che la fortuna vi salvi dalla inquisizione per la colpa di inerzia.

La seconda possibilità è alzare la testa e tirar fuori gli attributi, dimostrando che realmente state dalla parte di chi ha avuto fiducia in voi, tentando di responsabilizzare lo Stato ad avere la necessaria sensibilità su temi di sicurezza, salute e lavoro.

Personalmente credo ci voglia più coraggio a non avere coraggio.

Per questo io ho:

- diffidato lo Stato
- ho scritto a tutti gli enti superiori che mi confermino il rischio idrogeologico, per poi chiamarli a rispondere del aver saputo e non avere agito.
- ho bloccato 7 centrali inquinanti.
- ho chiesto il registro tumori per la nostra zona.
- sto lottando per il non ampliamento delle discariche......ecc.

Il popolo ha bisogno di noi, siamo la loro ultima possibilità.

Sindaco di Carceri
Tiberio Businaro

lunedì 10 novembre 2014

PIROSCAFO ORIA

UN NAUFRAGIO IN CUI PERSERO LA VITA 4200 ITALIANI


CARCERI: UN MONUMENTO PER RICORDARE I CADUTI E UN NOSTRO PAESANO MARCELLO BARBAGIN




LA STORIA

La nave di 2000 tonnellate, varata nel 1920, requisita dai tedeschi, salpò l'11 febbraio 1944 da Rodi alle 17,40 per il Pireo. A bordo più di 4000 prigionieri italiani che si erano rifiutati di aderire al nazismo o alla RSI dopo l’Armistizio dell'8 settembre 1943, tedeschi di guardia o di passaggio e l'equipaggio norvegese.
L'indomani, 12 febbraio, colto da una tempesta, il piroscafo affondò presso Capo Sounion, a 25 miglia dalla destinazione finale, dopo essersi incagliato nei bassi fondali prospicienti l'isola di Patroklos (in Italia erroneamente nota col nome di isola di Goidano).
I soccorsi, ostacolati dalle pessime condizioni meteo, consentirono di salvare solo 37 italiani, 6 tedeschi, un greco, 5 uomini dell'equipaggio, incluso il comandante Bearne Rasmussen e il primo ufficiale di macchina.
L'Oria era stipata all'inverosimile, aveva anche un carico di bidoni di olio minerale e gomme da camion oltre ai nostri soldati che dovevano essere trasferiti come forza lavoro nei lager del Terzo Reich.
Su quella carretta del mare, che all'inizio della guerra faceva rotta col Nord Africa, gli italiani in divisa che dissero no a Hitler e Mussolini vennero trattati peggio degli ignavi danteschi nella palude dello Stige: non erano prigionieri di guerra, di conseguenza senza i benefici della Convenzione di Ginevra e dell'assistenza della Croce Rossa. Allo stesso tempo, poi, il loro sacrificio fu ignorato per decenni anche in patria.
Nel 1955 il relitto fu smembrato dai palombari greci per recuperare il ferro, mentre i cadaveri di circa 250 naufraghi, trascinati sulla costa dal fortunale e sepolti in fosse comuni, furono traslati, in seguito, nei piccoli cimiteri dei paesi della costa pugliese e, successivamente, nel Sacrario dei caduti d’Oltremare di Bari. 
I resti di tutti gli altri sono ancora là sotto.
La tragedia si consumò in pochi minuti ed è stata ignorata per decenni

IL MONUMENTO

Ci sono momenti in cui le parole non bastano, troppi anni passati con il dolore di una perdita così importante per una famiglia e per una comunità.
Il desiderio di una famiglia che non ha avuto la fortuna di poter condividere la sua vita con il padre, la famiglia Barbagin ha il diritto di sapere, di conoscere la vera storia di un naufragio che ha tolto la vita a migliaia di italiani e in particolar modo a Marcello.
Le ricerche del figlio Luigi iniziano ad avere i primi risultati, condivisi con la volontà di altre famiglie che nello stesso modo vogliono ricostruire gli eventi e la storia dei loro padri o parenti.
Luigi non si ferma alla ricerca e collaborazione con i famigliari ma chiede alla comunità di Carceri un segno, un gesto che possa servire per ricordare il tragico evento di 70 anni.
Finalmente il giorno 9 novembre in occasione della commemorazione dei caduti delle guerre, viene inaugurato un monumento nella piazza Donatori di Sangue, in ricordo del naufragio e in ricordo del nostro fratello Marcello Barbagin.


sabato 11 ottobre 2014

C'E' ANCORA LO STATO?


ALLUVIONE DI GENOVA

Vedendo e ascoltando i poveri Genovesi vittime di un alluvione e vittime della mancata gestione e manutenzione del territorio, si stringe il cuore facendomi rivivere anche i nostri recenti alluvioni, se pur di minore intensità hanno lasciato dietro sentimenti di paura e sconforto.
Uno stato che non risponde con risarcimenti e azioni convincenti per sistemare e prevenire il rischio idrogeologico, ci allontana dalla convinzione che l'unità sia il nostro futuro

martedì 30 settembre 2014

NON SI PUO’ IMPEDIRE AI VENETI DI ESPRIMERSI, LUCA ZAIA

La Regione renderà operativo da lunedì il conto corrente, già aperto, sul quale fare affluire i versamenti per il finanziamento del referendum consultivo sull'indipendenza del Veneto come previsto dalla legge regionale 16/2014.
Il numero di IBAN del conto corrente è il seguente: IT 37 C 02008 02017 000103397411. Per quanto attiene, invece, al referendum sull'autonomia, per la sua particolare natura giuridica, esso è finanziabile, come disposto dalla legge regionale 15/2014, con fondi del bilancio regionale.
E' l'inizio di un viaggio, che abbiamo voluto costituzionale, legittimo, giuridicamente inattaccabile.
Come in Scozia, prende il via una grande pagina di democrazia.
Questo conto è la miglior risposta agli scettici che andavano dicendo che non si sarebbe mai arrivati ai blocchi di partenza, la dimostrazione che non si può chiudere la bocca a un popolo che chiede solo di esprimersi.
Così come abbiamo deciso di resistere in giudizio di fronte alla Consulta contro l'impugnativa dei neo-centralisti romani, vogliamo a tutti i costi garantire la consultazione.
Deve essere chiaro a tutti che la forza di questa mossa storica sta proprio nel percorso di legittimità che abbiamo imboccato.
Lo stesso conto è frutto di una attenta consultazione di tutti i dirigenti competenti per materia della Regione, perché vogliamo che sia tutelata ogni fase dei versamenti, compresa l'eventuale restituzione dei fondi affluiti.
Abbiamo dunque compiuto tutte le verifiche del caso e garantito ai veneti ogni tutela.
E al Governo mandiamo contestualmente a dire: nessuno potrà impedire ai veneti di esprimersi.

sabato 27 settembre 2014

CATALOGNA REFERENDUM IL 9 OTTOBRE

Barcellona, 27 set.
Il presidente della Catalogna, Artus Mas, ha convocato il referensum per l'indipendenza della Catalogna dalla Spagna per il prossimo 9 novembre, nonostante l'opposizione del governo di Madrid. L'esecutivo spagnolo di riunira' lunedi' mattina per fare appello alla Corte Costituzionale e bloccare la consultazione popolare. "
La Catalogna vuole parlare, vuole essere acsoltata e vuole votare", ha detto Mas in una dichiarazione pubblica subito dopo la firma del decreto.
"Siamo pronti a trattare, ma non possiamo rimanere in un immobilismo travestito da presutna legalita' che contrata altri stati che parlano e vengono ascoltati, che trattano e vengono lasciati trattare".
Il 19 settembre il parlamento catalano aveva approvato la legge che permette al presidente della generalitat di convocare il referendum conta 106 voti a favore e soli 28 contrari.

venerdì 26 settembre 2014

SO STUFO


Io non ho intenzione di andare avanti con questa situazione paradossale, senza avere il minimo riscontro di cambiamento a una situazione ormai di collasso totale dei nostri enti.
Tagli e solo tagli, le famiglie non ce la fanno più, non si può andare avanti molto così.
Voglio ed esigo risposte dal Presidente Napolitano visto che è lui che ha dato gli incarichi agli ultimi tre governi che hanno aggravato una situazione già difficile.

Comunicherò la data della partenza per Roma, con il fine di fissare un appuntamento con il Presidente al quale ho già inviata una diffida senza avere nessun riscontro.

La domanda sarà semplicemente questa:
Visto che lo Stato ha dimostrato di non essere in grado di trovare soluzioni alla crisi e al continuo innalzamento delle tasse, approvate la nostra volontà di votare il referendum per l'indipendenza o no?
La risposta serve per sapere quali percorsi dovremo intraprendere per raggiungere la nostra oramai ultima possibilità per salvare il nostro Veneto, L'Indipendenza.

giovedì 28 agosto 2014

IceBucketChallenge for SLA

Oggi  29 agosto secchiata di gruppo in campo sportivo a Carceri per raccolta fondi pro SLA.
Ci troviamo dalle 17.00 in campo, ci prepariamo e verso le 18.30 secchiata!!!
Ognuno farà un'offerta libera in una cassetta che durante tutta la prossima settimana resterà in municipio per raccogliere le offerte di chi vorrà contribuire.
Portate un secchio!



LE TASSE UCCIDONO

martedì 26 agosto 2014

LA BASSA PADOVANA E LA NOSTRA SALUTE.


Dov'è il registro tumori dell'ulss 17?
Ne parlano tutti i comitati da diversi anni e nonostante tutto siamo uno dei pochi territori del Veneto senza le statistiche.
Credo sia il momento di esigere delle risposte!!!!!!!!!

lunedì 25 agosto 2014

CON QUESTE RIFORME SIAMO TRANQUILLI!!

Siamo certamente tranquilli che l'economia andrà sempre peggio è nei prossimi mesi ci sarà una moria di aziende e lavoro con ulteriori conseguenze negative per le famiglie.
Il governo annuncia il taglio del 50% delle spese per il sindacato e l'abolizione delle supplenze delle scuole.
Con queste riforme è come tappare le falle di una diga con le dita.
Poi approveranno pure il decreto sblocca Italia,  alcune grandi opere e qualche taglio qua e la per rivestire in qualche piccola marchetta.
Credo proprio che il popolo abbia sopportato abbastanza, devono solo essere onesti e dire che sono incapaci di trovare soluzioni e andare a casa, in fondo non è un problema sostituirli, magari anche senza elezioni, ci pensa il nostro caro Presidente Napolitano.

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domenica 24 agosto 2014

PER SEMPRE - LUCIANO LIGABUE

Niente meglio della musica riesce ad accendere le emozioni dei momenti più importanti della nostra vita.
Ogni volta che ascolto questa canzone del Liga, mi suscita una grande emozione al ricordo di mio padre e dei momenti vissuti con lui e degli istanti piantati eternamente nel mio cuore.

Mio padre che mi spinge a mangiare
e guai se non finisco
mio padre che vuol farmi guidare
mi frena con il fischio
il bambino più grande mi mena
davanti a tutti gli altri
lui che passa per caso mi salva
e mi condanna per sempre
mio padre di spalle sul piatto
si mangia la vita
e poi sulla pista da ballo
fa un valzer dentro il suo nuovo vestito
Per sempre
solo per sempre
cosa sarà mai porvarvi dentro solo tutto il tempo
per sempre
solo per sempre
c'è un istante che rimane lì piantato eternamente
E lei che non si lascia afferrare
si piega indietro e ride
e lei che dice quanto mi ama
e io che mi fido
e lei che mi toccava per prima
la sua mano bambina
vuole che le giuri qualcosa
le si gonfia una vena
e lei che era troppo più forte
sicura di tutto
e prima di andarsene mi dà il profilo
con un movimento perfetto
Per sempre
solo per sempre
cosa sarà mai portarvi dentro solo tutto il tempo
per sempre
solo per sempre
c'è un istante che rimane lì piantato eternamente
per sempre
solo per sempre
Mia madre che prepara la cena
cantando sanremo
carezza la testa a mio padre
gli dice vedrai che ce la faremo
Per sempre
solo per sempre
cosa sarà mai portarvi dentro solo tutto il tempo
per sempre
solo per sempre
c'è un istante che rimane lì piantato eternamente
per sempre
solo per sempre

INVASIONE DI MOSCHE, COSE GIÀ VISTE.

Mattino di Padova
COMPOST E MOSCHE PUNITO AGRICOLTORE A CARCERI.

Carceri, l’imprenditore è stato obbligato a fare la bonifica e ha dovuto fornie il moschicida ai residenti della zona.

di Nicola Cesaro
CARCERI. Il compost malsano attira le mosche e ora l’agricoltore smascherato deve rimediare al danno. Rischia di rappresentare un precedente significativo quello che è avvenuto negli ultimi giorni in via Cancello, una delle vie più rurali di Carceri. Nell’ultima settimana più di qualche residente aveva segnalato agli uffici municipali una crescente presenza di mosche. La situazione, vista l’invasione di insetti nelle case, ha convinto il sindaco Tiberio Businaro ad avviare i controlli. In zona sono quindi stati spediti nel giro di poche ore esperti dell’Usl 17, polizia locale e personale dell’ufficio tecnico. Risalire all’origine dell’infestazione non è stato difficile: le mosche, infatti, sono state attirate dal compost inadeguato di un agricoltore di via Cancello. Il prodotto sparso nei campi sarebbe stato pieno di larve di mosca. Così è scattata la stangata nei confronti dell’imprenditore, che come prima cosa è stato obbligato a bonificare l’area compostata. L’imposizione più curiosa, tuttavia, è quella legata alla disinfestazione delle case limitrofe all’appezzamento agricolo: il sindaco Businaro ha imposto all’imprenditore di fornire ad una quindicina di famiglie le trappole necessarie per catturare le mosche che da giorni infestano le loro abitazioni. Non è escluso che, oltre a queste due prescrizioni, sia elevata anche una multa. La leggerezza dell’agricoltore, dunque, potrebbe venire a costare qualche migliaio di euro. «Morale della favola?» commenta il sindaco «Non sempre il risparmio è la scelta giusta quando si tratta della salute pubblica e della tutela dei cittadini. Da tempo siamo impegnati nel controllo dello spargimento di liquami e pollina nelle nostre campagne e i risultati non si sono fatti attendere. Ricordo che grazie a interventi mirati e all’ordinanza estiva che regolamenta lo spargimento della pollina abbiamo abbassato la presenza di mosche del 60 per cento. Questo è stato un un caso sporadico». Le denunce dei cittadini di Carceri, in effetti, hanno subito un drastico tracollo negli ultimi cinque anni. Businaro sta pensando anche all’istituzione di un registro-calendario degli spargimenti.

sabato 23 agosto 2014

PRESIDENTE NAPOLITANO, MI CANDIDO A PRESIDENTE DEL CONSIGLIO!!!

Esimio Presidente Napolitano, lei ha dato mandato al Sig. Renzi per l'incarico di governare il nostro paese.
La ammiro per il coraggio non per la scelta, non mi risulta che Renzi sia stato votato da nessuno e tutto questo è quantomai privo di rispetto della democrazia.
Capisco che le mie dichiarazioni sono forti, tuttavia penso siano nulla in confronto allo stato d'animo che abbiamo noi amministratori di un territorio abbandonato a se stesso.
Voglio che sia chiaro che se non ci saranno risposte efficaci per la tutela della sicurezza del territorio e del lavoro, le azioni non si limiteranno a semplici dichiarazioni ma passeremo ad azioni giudiziarie;
100 miliardi quest'anno di interessi per pagare il passaggio di denaro dalla tipografia Bce, alle banche private e infine allo stato attraverso l'emissione di titoli, un giochetto che deve finire perché è chiaro che il debito pubblico è stato creato volontariamente a danno di milioni di italiani.
Se non c'è il coraggio di andare contro la finanza e i poteri forti, manca l'elemento essenziale per governare, e quindi posso azzardare nel dire che ho maggior titolo del nostro presidente del Consiglio nel vestire la carica, insieme a tanti piccoli sindaci che ogni giorno cercano di colmare le mancanze di uno Stato gestito a vantaggio di pochi e a danno di molti, il popolo.

SINDACO
COMUNE DI CARCERI
VENETO

TIBERIO BUSINARO

venerdì 22 agosto 2014

LETTERA A NAPOLITANO.

QUANDO A CHI GOVERNA MANCA IL CORAGGIO PER STARE DALLA PARTE DEL POPOLO, DEVE ESSERE SOSTITUITO!!!