martedì 11 novembre 2014

APPELLO AI SINDACI


Cari colleghi in questi giorni come avete potuto apprendere dai mezzi di comunicazione ci sono stati allagamenti con conseguenze disastrose per interi territori e rispettive popolazioni.
Questi disastri portano il popolo alla disperazione, un sentimento di impotenza e conseguente rabbia verso le istituzioni che hanno la responsabilità di non aver agito sebbene sapessero del potenziale rischio idrogeologico.
Voi tutti sapete che i tagli ai trasferimenti, il patto di stabilità e la burocrazia ci hanno tolto il potere di agire e adempiere al ruolo che la legge attribuisce ai Sindaci e cioè l'onere della tutela del territorio e della popolazione.

Restano quindi due possibilità:

la prima di subire le scelte calate dall'alto alzando le mani di fronte all'impotenza che difficilmente, come avete potuto vedere, può essere compresa dalla popolazione, sperando che la fortuna vi salvi dalla inquisizione per la colpa di inerzia.

La seconda possibilità è alzare la testa e tirar fuori gli attributi, dimostrando che realmente state dalla parte di chi ha avuto fiducia in voi, tentando di responsabilizzare lo Stato ad avere la necessaria sensibilità su temi di sicurezza, salute e lavoro.

Personalmente credo ci voglia più coraggio a non avere coraggio.

Per questo io ho:

- diffidato lo Stato
- ho scritto a tutti gli enti superiori che mi confermino il rischio idrogeologico, per poi chiamarli a rispondere del aver saputo e non avere agito.
- ho bloccato 7 centrali inquinanti.
- ho chiesto il registro tumori per la nostra zona.
- sto lottando per il non ampliamento delle discariche......ecc.

Il popolo ha bisogno di noi, siamo la loro ultima possibilità.

Sindaco di Carceri
Tiberio Businaro

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